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Pedro Almodovar e Wes Anderson: nuove sfide nel cortometraggio

Nonostante il caldo gentile di queste giornate ottobrine, nulla può scaldare gli animi degli amanti del
cinema, quanto le novità che ci hanno regalato gli ultimi giorni di settembre. E non stiamo solo parlando dei buoni risultati al box office, e della promettente stagione cinematografica che ci aspetta.

Ad incendiare la nostra curiosità è soprattutto una nuova attenzione verso il cortometraggio.
In particolar modo, nel mese appena trascorso, abbiamo visto 2 grandi registi, cimentarsi con questo formato. Stiamo parlando di Pedro Almodovar e di Wes Anderson. Il primo ci ha regalato, Strange Way of Life, un western in chiave queer, su due cowboy amanti che tirano i bilanci della loro relazione.
Il secondo invece, si è spinto addirittura oltre, e ha sfornato ben 4 cortometraggi, ispirati ai romanzi di Roald Dahl: La meravigliosa storia di Henry Sugar, Il CignoVeleno e Il Derattizzatore.

Entrambi i registi hanno utilizzato rispettivamente le piattaforme streaming di Mubi e di Netflix, anche se il corto di Pedro Almodovar è stato proiettato (sommariamente) nelle sale, e La meravigliosa storia di Henry Sugar è stato presentato all’ultimo Festival di Venezia. Da sempre considerato la palestra per registi esordienti, il cortometraggio ritorna, contrariamente alle previsioni, nelle mani di due Autori consolidati, non solo per ribadire le loro scelte di poetica e la loro visione artistica, ma anche per rinnovare e sperimentare nuove tipologie di narrazione, forse in previsione di un loro ritorno al lungometraggio.
O forse no, perché i cortometraggi sono una forma di racconto altrettanto importante e appagante quanto i loro parenti di più lunga durata. Una cosa è certa: Almodovar e Anderson non sono stati di certo i primi grandi registi a tornare al cortometraggio. E di sicuro, non saranno gli ultimi.


Avete visto Strange Way of Life di Pedro Almodovar e i quattro cortometraggi di Wes Anderson? Se vi va,
fateci sapere cosa ne pensate.